• Pagine352
  • Prezzo28.50
  • Anno2010
  • ISBN978-88-8273-108-3
  • NoteVita delle forme n.13
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Guido Canella

Architetti italiani nel Novecento

Grazie ai saperi dell’erudito e all’intelligenza dello storico che non teme di proporre inquadramenti di lunga gittata e a quella del critico che bene intende significato e ruolo dei protagonisti dell’architettura italiana del Novecento e delle loro opere, Guido Canella, uno dei maestri della nostra cultura del progetto, attraverso queste pagine ricche di notazioni acute, capaci di cogliere il disegno complessivo e l’interazione fra circostanze specifiche di poetica, di stile e di luogo e intenzioni riferibili a tendenze generali, ai tempi della storia, consegna a colleghi, studenti non sviati dalla ricezione passiva di mode e stereotipi del divismo architettonico moderno, e lettori impegnati, un’attesa, ricca selezione dei suoi saggi più rappresentativi, scritti entro un arco di trent’anni. Con i suoi studi Canella affianca e addirittura integra, pure nel nome di interpretazioni talvolta ideologiche, politiche insomma, tuttavia tanto libere quanto oggettive quelle dei più accreditati e mitizzati critici e storici di professione, attivi tra settima e ottava decade dell’altro secolo. E Canella vuole ed è, per certo, architetto progettista, ma, nondimeno (da allievo di Ernesto Rogers), intellettuale versato nella riflessione critica alla quale applica uno sguardo non breve, come è attestato in particolare dagli affondi dedicati alle continuità e discontinuità del dopoguerra, affondi che animano il vasto affresco collocato nella prima parte del libro, oppure dalla capacità di trarre un brano di storia patria, anche lombarda, dai medaglioni dedicati così ad un significativo, singolare architetto minore (il Tomaso Buzzi della Scarzuola), come ad altri illustri colleghi e autori canonici (de Finetti, Muzio, Terragni, Gardella, Ridolfi, Samonà…). L’assenza di enfasi, la scrittura nitida, l’esplicita aspirazione alla definizione logica, oggettiva, acculturata e insieme sensibile del ritratto di almeno tre generazioni di architetti vissuti in anni cruciali, fanno di questo libro di Guido Canella una testimonianza preziosa e irrinunciabile. Gi. Con.

Guido Canella (Bucarest 1931 – Milano 2009) è stato uno dei protagonisti più importanti e originali dell’architettura italiana del dopoguerra. Alla pratica di progettista, autore di capolavori riconosciuti degli ultimi decenni, ha sempre affiancato l’insegnamento universitario, la riflessione teorica, l’attività di organizzazione culturale, scrivendo libri e saggi di profonda cultura ed intensità, promuovendo e dirigendo riviste come «Hinterland» e «Zodiac». Nominato Professore Emerito al termine della sua carriera universitaria al Politecnico di Milano nel 2006, nel biennio 2007-2008 è stato Preside dell’Accademia Nazionale di San Luca. Gli scritti qui raccolti compongono un profilo appassionato dell’architettura italiana del Novecento, nei quali spicca la sensibilità interpretativa dell’architetto progettista e docente, restituendo il personalissimo laboratorio poetico di questo maestro dell’architettura italiana.

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