- Pagine48
- Prezzo18.08
- Anno1998
- ISBN978-88-8273-000-0
- NoteCataloghi e Monografie d'artista
Robert Rauschenberg
Anagrams (A Pun) Saggio introduttivo di Gillo Dorfles
Il libro qui presentato raccoglie 17 grandi dipinti espressamente realizzati per l'apparizione di Robert Rauschenberg in Italia, dopo trent’anni di assenza, nel 1998. Questi quadri sono quindi del tutto inediti e, oltre a riflettere la profonda maturità artistica del pittore, rappresentano l’unicità e straordinarietà della mostra, della quale questo libro è una preziosa testimonianza.
Robert Rauschenberg (Port Arthur, Texas, 1925) è fra gli artisti che nel dopoguerra hanno maggiormente sperimentato il diverso utilizzo di mezzi, materiali e tecniche, diventando il punto di raccordo fra l’astrattismo e la pop art, un’arte - quest’ultima - prettamente americana che lascia però intuire l’influenza delle esperienze europee. Durante un viaggio in Italia nei primi anni ’50 è influenzato dalla pittura leonardesca che lo porterà a ridefinire il concetto di pittura, di spazio e di composizione, una ridefinizione che sarà evidente nei combine paintings, opere in cui l’artista assembla materiali diversi uniti alla pittura. In questi lavori oggetti e segni della quotidianità acquistano valenze nuove senza perdere la loro autenticità originaria. Nel 1958 l’incontro con il celebre gallerista newyorchese Leo Castelli lo porta alla ribalta internazionale. E’ di questo periodo il celebre ciclo di illustrazioni dedicate all’Inferno di Dante. Negli anni ’60 perfeziona una tecnica che prevede il riporto serigrafico di immagini fotografiche da lui stesso realizzate; una tecnica che, con varie modifiche, usa tuttora. La consacrazione avviene nel ’64 alla Biennale di Venezia quando ottiene il gran premio per la pittura. Le opere di quegli anni hanno raggiunto sul mercato internazionale quotazioni miliardarie e sono presenti nei più importanti musei di tutto il mondo; alla fine del 1997 il Gugghenheim Museum di New York gli ha dedicato un’importante retrospettiva.
- 22 Gennaio 1998 La Repubblica pdf