- Pagine400
- Prezzo30.00
- Anno2005
- ISBN978-88-8273-059-8
- NoteVita delle forme 5
Reyner Banham
Architettura della prima età della macchina
Reyner Banham (1922-1988) è uno degli storici e critici dell’architettura che maggiormente hanno influenzato il dibattito del XX secolo. Inglese, ma trasferitosi negli Stati Uniti nel corso della sua carriera accademica, allievo di Nikolaus Pevsner, ma capace di prendere le debite distanze dal maestro, Banham già in vita è divenuto un autore di culto, ed è oggi oggetto di un’ampia riscoperta, non solo in Italia. I suoi libri - tra cui vanno ricordati i fondamentali The Architecture of the Well-Tempered Environment (1969) e Los Angeles. The Architecture of Four Ecologies (1971) - mantengono tuttora una brillantezza e un’attualità d’impostazione che li rendono fra le letture più godibili e al tempo stesso penetranti dei fenomeni architettonici e urbani della contemporaneità.
Ma è in modo particolare Architettura della prima età della macchina, la sua tesi di dottorato e il suo libro di gran lunga più fortunato e famoso, a rappresentare una vera e propria pietra miliare della storiografia architettonica.
Pubblicato per la prima volta nel 1960 con il titolo Theory and Design in the First Machine Age, e tradotto in italiano nel 1970, Architettura della prima età della macchina affronta il cruciale nodo del Movimento Moderno con la volontà di rileggerne le vicende nei suoi complessi e contraddittori sviluppi, al riparo dalle mitologie pionieristiche o eroicizzanti proposte da altri interpreti. L’intento di Banham è quello di valutare gli apporti che a diverso titolo - partendo dai teorici accademici degli ultimi decenni dell’Ottocento per giungere infine a Futurismo, Espressionismo e De Stijl - hanno contribuito a dar vita all’architettura moderna. Riletti in questa prospettiva - e attraverso la fondamentale chiave della “macchina” - Le Corbusier, Mies van der Rohe o il Bauhaus risultano così più ricchi e problematici di quanto non fossero apparsi alla storiografia architettonica prima dello studio di Banham.
Questa edizione di Architettura della prima età della macchina si avvale di una nuova traduzione del testo e contiene l’introduzione scritta da Reyner Banham a vent’anni di distanza dalla prima pubblicazione del libro.