- Pagine320
- Prezzo22.00
- Anno2005
- ISBN978-88-8273-057-4
- NoteVita delle forme 4
Marco Biraghi
Progetto di crisi Manfredo Tafuri e l’architettura contemporanea
La figura di Manfredo Tafuri occupa una posizione fondamentale all’interno della cultura architettonica italiana e internazionale del dopoguerra. Nato a Roma nel 1935, allievo di Ludovico Quaroni, dopo i primi passi professionali compiuti nello studio Architetti e Urbanisti Associati, Tafuri ha insegnato, a partire dal 1968, allo IUAV, la celebre scuola di architettura di Venezia, dove si è dedicato completamente alla storia dell’architettura, di cui è divenuto il massimo rappresentante italiano. I suoi interessi storici hanno spaziato dall’architettura rinascimentale (fornendo contributi decisivi sull’opera di autori come Francesco di Giorgio, Raffaello, Giulio Romano, Sansovino, Palladio) all’architettura contemporanea. In particolare, i libri da lui scritti riguardanti quest’ultimo periodo - tra di essi, Teorie e storia dell’architettura (1968), Progetto e utopia (1973), Architettura contemporanea, con Francesco Dal Co (1976), La sfera e il labirinto (1980) - hanno segnato profondamente il dibattito critico degli anni settanta e ottanta. L’influenza del pensiero di Tafuri è stata vastissima: non soltanto in Italia, dove ha avuto come interlocutori architetti e intellettuali del calibro di Aldo Rossi e Massimo Cacciari, ma anche all’estero, e in particolare negli Stati Uniti. È qui infatti che il suo “progetto storico” è stato analizzato - ma a volte anche equivocato - da architetti e critici di fama mondiale come Peter Eisenman, Kurt Forster e Anthony Vidler. A poco più di dieci anni dalla scomparsa di Manfredo Tafuri, avvenuta a Venezia nel 1994, l’autore di questo libro (docente di storia dell’architettura al Politecnico di Milano) rilegge l’interpretazione tafuriana dell’architettura degli ultimi cinquant’anni, con il dichiarato obiettivo di offrire, da un lato, un indispensabile - e ancora mancante - lavoro di ricostruzione storiografica di un pensiero tanto complesso quanto penetrante, e dall’altro, di mostrare come nella lettura di Tafuri dell’architettura contemporanea sia contenuta una “chiave” in grado di dischiudere la comprensione della vicenda architettonica odierna.
Marco Biraghi, nato a Milano nel 1959, è professore di Storia dell’architettura contemporanea alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Fa parte del comitato di redazione della rivista “Casabella”. Tra i suoi libri si ricordano: Porta multifrons. Forma, immagine, simbolo (Sellerio, 1992); Hans Poelzig. Architectura, Ars Magna (Arsenale, 1992); Béla Lajta. Ornamento e modernità (Electa, 1999). Ha inoltre curato l’edizione italiana di Delirious New York di Rem Koolhaas (Electa, 2001).