- Pagine118
- Prezzo
- Anno2003
- ISBN978-88-8273-049-9
- NoteSartriana n. 1 Prima edizione ebook su Amazon
Jean-Paul Sartre
Bariona o il figlio del tuono Racconto di Natale per cristiani e non credenti
Bariona è un originalissimo racconto scritto da Sartre nel Natale del 1944 per i suoi compagni di prigionia nel campo Treviri. Sartre ebbe modo allora di conversare a lungo con i preti detenuti, discutendo in fraterna sincerità di fede e teologia. E’ forse alla luce di questa nuova esperienza che Sartre scrisse un testo teatrale sul mistero del Natale. Lo compose in sei settimane, scelse gli attori, assistette a tutte le prove, creò la messa in scena ed i costumi e lui stesso. Vi partecipò come attore nella parte del Re Magio Baldassarre.
Il racconto ruota intorno alla figura di Bariona (dal curioso soprannome di “figlio del tuono”), capo di un villaggio vicino a Betlemme. La storia è ambientata nell’epoca in cui la Giudea era oppressa dai Romani e vessata da continue richieste di tributi. Alla visione di Gesù Bambino Bariona abbandona ogni diffidenza verso il Messia e si impegna nella realizzazione del progetto di liberazione del suo popolo.
Il racconto si offre al lettore come l’immagine di un’esperienza religiosa e raggiunge il suo apice nella descrizione, poetica e pittorica nello stesso tempo, del rapporto di intimità che lega la Madonna al Bambino. Questo testo era dettato anche dall’esigenza di creare aggregazione e solidarietà tra prigionieri credenti e non credenti e, nella chiara allusione alla Francia occupata dai Tedeschi, per sollecitare la resistenza dei suoi compagni di prigionia contro gli invasori.
Progetto, questo, assolutamente nuovo e singolare per Sartre, notoriamente riconosciuto come l’esponente di un esistenzialismo ateo; lui stesso non ha esitato a dichiarare di aver avuto sempre un rapporto difficile ed impossibile con Dio. Oggi, la lettura di quest’opera, offre l’occasione di ripensare l’ateismo di Sartre e la sua filosofia dell’esistenza.
Jean-Paul Sartre (1905-1980) è forse l’esponente più rappresentativo dell’esistenzialismo ed uno degli intellettuali francesi contemporanei più noti nel mondo. Versatile e poliedrico, la sua attività ha attraversato vasti campi del sapere: dalla filosofia alla letteratura, dal teatro al cinema, dal giornalismo alla politica. Tra le sue maggiori opere ricordiamo, per la filosofia, L’essere e il nulla e la Critica della ragione dialettica e per la narrativa, fra tante, La nausea. Nel 1964 fu insignito del premio Nobel per la letteratura, che rifiutò.